Mentre sul contributo straordinario da chiedere ai pensionati più «ricchi» continua il ping pong tra il presidente dell’Inps Tito Boeri (che lo auspica) e il ministro del Lavoro Giuliano Poletti (che lo respinge), una bordata di ricorsi rischia di aprire una nuova falla nei conti previdenziali: di una quindicina di miliardi, secondo un calcolo «spannometrico». Tutta colpa del governo Monti che nel novembre 2011 decise il blocco della rivalutazione delle pensioni superiori ai 1.450 euro lordi mensili