La Corte dei Conti con una recentissima sentenza – Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale per l’Emilia Romagna n. 383/2021 – ha ancora una volta confermato quanto sostenuto dallo staff di RimborsoPensioni.it, dando ragione a tutti quei pensionati che, a distanza di anni dal ricevimento della loro pensione, si sono visti richiedere dall’INPS la restituzione di ingenti somme percepite – secondo l’Istituto -indebitamente.
Molto spesso accade infatti che l’INPS, in sede di liquidazione della pensione, commetta degli errori di calcolo che danno luogo ad assegni pensionistici maggiorati e che lo stesso Istituto, una volta accortosi del proprio errore, richieda all’ignaro pensionato la restituzione delle somme percepite in eccesso.
La Corte di Cassazione e la Corte dei Conti, con il suo ultimo arresto, entrano a gamba tesa contro le richieste di restituzione dell’Inps stabilendo che, pur essendo l’Istituto legittimato ad operare il ricalcolo della pensione viziata dall’errore, non può provvedere al recupero delle somme in eccesso corrisposte al pensionato, salvo che l’indebita prestazione sia dovuta a dolo dell’interessato.
Nonostante i tribunali continuino a dichiarare illegittima tale prassi, purtroppo l’ Inps CI PROVA SEMPRE ed emette provvedimenti di recupero delle somme a distanza anche di 10 anni per importi a volte superiori ai 30/50 mila euro!!!
Purtroppo l’unica possibilità per difendersi è quella di rivolgersi ad un legale e contestare le pretese dell’ Inps con un ricorso al Giudice delle pensioni in Tribunale o alla Corte dei Conti.