Giudizi di “ottimo”, “eccellente” e valutazioni positive delle performance possono rendere un impiegato insostituibile. Quindi perché rinunciarci? Così con il comma 165 della Legge 207/2024 è stato previsto il trattenimento in servizio dei dipendenti pubblici. Prima pensato per una funzione di accompagnamento all’inserimento di nuove risorse, adesso con la nuova direttiva firmata dal Ministro Zangrillo, se ne delineano meglio i contorni:
– esigenza e durata prevista nei documenti di programmazione
– saranno impediti i trattenimenti per una quota superiore alle facoltà assunzionali dell’ente
– come specificato dalla direttiva «non potranno essere trattenuti in servizio dipendenti che non abbiano conseguito una valutazione della performance ottima o eccellente
Soprattutto: non saranno ammesse richieste dal dipendente. Solo la PA potrà decidere in base ai giudizi chi far rimanere. E chi verrà indicato dall’ente avrà naturalmente la possibilità di esprimere o meno il suo consenso.
Attendere i 70 anni per forza? Non è detto, la regola non pone infatti durate al trattenimento, se non l’obbligo di non essere inferiore all’ anno.
Capiremo nei prossimi mesi se questa direttiva ha dei limiti, o porta con sé dei rischi, ad esempio scarsità di chiarezza sui criteri o favoritismi. Quello che importa sapere adesso è che se lavori nel pubblico impiego, questa direttiva potrebbe avere un impatto diretto sul tuo percorso professionale.