È quanto emerge da DATA ROOM pubblicato sul Corriere della Sera. Cosa dicono i dati? Come reso noto dal Ministero dell’Economia le partecipate sono 5.081, hanno come soci 39.657 enti pubblici e il 68% è in mano ai Comuni. Ma quante sono sottoposte a procedure concorsuali o in liquidazione? Mille.


Cosa dicono le regole? Che per le partecipate pubbliche valgono le stesse regole di qualunque Spa o Srl: non si può usare il capitale dei soci per ripianare i debiti. E i creditori? Restano tali senza possibilità di incassare almeno che, d’ora in poi, non intervenga lo Stato.

Strasburgo: sono centinaia i ricorsi presentati da creditori di società partecipate ed in quindici casi il governo italiano ha dovuto concludere l’accorso proposto dai giudici. Un indizio della direzione che sta prendendo la questione? Certamente è indicativo che a marzo di quest’anno il Comitato dei Ministri (l’organo che vigila sull’esecuzione delle sentenze della Corte) abbia dichiarato: «Il fatto che lo Stato scelga una forma di delega in base alla quale alcuni dei suoi poteri sono esercitati da un altro organismo non è sufficiente per rinunciare alla propria responsabilità per i debiti di tale organismo delegato».