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TRATTAMENTO DI FINE SERVIZIO (TFS), A BREVE SAPREMO LA DATA DELL’UDIENZA IN CORTE COSTITUZIONALE!

La normativa che impone la dilazione del Trattamento di Fine Servizio (TFS) ai dipendenti pubblici è stata formalmente presa in carico dalla Corte Costituzionale.

L’ordinanza del TAR Marche, con cui è stata sollevata la questione di legittimità costituzionale grazie al nostro ricorso, è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 14 del 2 aprile 2025. Di conseguenza, la causa è stata iscritta nei ruoli generali della Corte, in attesa della prossima fissazione dell’udienza.

Il ricorso, patrocinato dal nostro capo staff legale Avv. Pietro Frisani, riguarda il caso di un ex dirigente della Polizia di Stato andato in pensione nel 2022. Il TAR ha ritenuto che le norme che impongono il pagamento rateizzato e senza rivalutazione del TFS possano violare l’art. 36 della Costituzione e la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.

Non è la prima volta che la Corte viene chiamata ad esprimersi: già con le sentenze n. 159/2019 e n. 130/2023, aveva ammonito il legislatore a intervenire per ristabilire equità. Ma, di fatto, nulla è cambiato.

Le conseguenze sono gravi: per un TFS lordo di 200.000 euro, tra inflazione e mancati interessi, la perdita può superare i 26.000 euro netti.

Nel frattempo, l’INPS ha aggravato la situazione: dopo aver concesso l’anticipazione del TFS tramite il Fondo Credito, ha sospeso le nuove domande nell’aprile 2024 e chiuso definitivamente la procedura a giugno.

“Questa volta – commenta l’Avv. Frisani – la Corte potrebbe non tollerare ulteriori inadempienze. Una pronuncia di illegittimità aprirebbe la strada ai rimborsi per migliaia di dipendenti pubblici in quiescenza”.

Hai tempo fino al 30 aprile 2025 per aderire

Se sei un dipendente pubblico andato in pensione negli ultimi anni, o stai per andare in pensione, non lasciare che i tuoi diritti restino sulla carta. Quella che oggi è una norma ingiusta, domani potrebbe essere “cancellata” e solo chi avrà agito per tempo potrà ottenere interessi e rivalutazione su quanto gli spetta di diritto.

E c’è di più: in caso di pronuncia favorevole della Corte, anche se le sentenze della Corte hanno valenza “erga omnes” solo a chi avrà formalmente presentato ricorso avrà  uno “scudo” legale contro possibili tentativi futuri di limitare gli effetti retroattivi della decisione.
Chi rimane fuori oggi, rischia di non poter più recuperare nulla domani.  

Non aspettare che sia troppo tardi. Unisciti a chi sta già facendo valere la propria voce e partecipa a un’azione legale fondata, seria e già all’esame della Corte Costituzionale.

Tutte le informazioni sono disponibili su www.rimborsopubblicoimpiego.it oppure contattaci direttamente. Ti accompagniamo passo dopo passo.

È il momento giusto per farti sentire. Il tuo TFS è tuo. E noi ti aiutiamo a riprenderlo.

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