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Rette RSA, svolta in Appello: “Nulla è dovuto dai malati di Alzheimer”

Importante vittoria legale per le famiglie italiane.
La Corte d’Appello di Milano ha ribaltato una precedente sentenza di primo grado, stabilendo che non è il cittadino a dover pagare la retta RSA per un parente malato di Alzheimer.

Il caso riguarda un uomo lombardo, inizialmente condannato dal Tribunale di Milano al pagamento della retta per il ricovero della madre affetta da demenza senile presso una struttura sociosanitaria.

La Corte ha ora annullato tale obbligo, richiamandosi a una recente e fondamentale pronuncia della Cassazione, che aveva già chiarito un principio decisivo:
➡️ Quando il ricovero in RSA è reso necessario da patologie che richiedono prestazioni sanitarie continuative, a dover sostenere i costi è il sistema sanitario pubblico, non il singolo cittadino.

Una conferma importante: la legge è dalla parte dei malati e delle famiglie

Questa nuova sentenza conferma la linea tracciata dalla Suprema Corte di Cassazione:

Le cure sanitarie, anche se offerte in contesto sociosanitario, rientrano nella tutela pubblica.

E in un Paese in cui oltre un milione di persone soffrono di Alzheimer, questa decisione assume un valore enorme:
è un precedente giuridico che rafforza i diritti di chi troppo spesso si trova solo ad affrontare la malattia e i costi del sistema.

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Troppe famiglie pagano senza sapere che non è un loro dovere.
Aiutaci a far valere i diritti di chi non può più farlo da solo.

infermiera e signora anziana su sedia a rotelle

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