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IL TRIBUNALE DI PADOVA EMETTE NUOVA PRONUNCIA IN TEMA DI AMMORTAMENTO ALLA FRANCESE

A seguito di opposizione a decreto ingiuntivo con il quale la Banca chiedeva il pagamento di oltre
130.000,00 € per mancato pagamento di due finanziamenti il Tribunale di Padova è tornato sulla questione
del c.d. ammortamento alla francese.


In particolare l’opponente nella fattispecie contestava l’indeterminatezza dell’oggetto dei contratti di
mutuo sottoscritti per non essere specificato il regime finanziario applicabile, lamentando la mancanza di
poter ricostruire esattamente al momento della pattuizione quale fosse la somma complessiva da restituire
all’istituto di credito, e l’ammontare degli interessi dovuti, il cui importo si differenzia a seconda del regime
adottato, se semplice o composto.


Il Tribunale ha rilevato che ai due contratti di mutuo era allegato un piano di ammortamento che indicava
solo l’ammontare del capitale ma non della rata, ciò che non consentiva la determinazione degli interessi
dovuti.
Pertanto i contratti di mutuo erano privi di quel corredo informativo minimo che la Corte di Cassazione
nella sentenza a SS.UU. 15130/2024 ha ritenuto necessario nei mutui a tasso fisso per non incorrere in
nullità dell’oggetto.


Il Tribunale di Padova ha dunque concluso per la indeterminatezza della clausola contrattuale relativa agli
oneri addebitati al soggetto finanziato, ed ha revocato il decreto ingiuntivo, rideterminando gli interessi
dovuti secondo il c.d. ammortamento alla francese sostituendo il tasso del contratto col tasso nominale dei
BOT, condannando l’opponente al pagamento della minore somma risultante.

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