I ricorsi promossi dall’Avv. Pietro Frisani per Rimborso.eu arrivano davanti alla Consulta. Possibile aderire fino al 20 dicembre 2025.
La data decisiva per il TFS dei dipendenti pubblici
La Corte Costituzionale ha fissato per il 10 febbraio 2026, alle ore 9:30, l’udienza pubblica nella quale saranno discussi i ricorsi relativi alla dilazione del pagamento del Trattamento di Fine Servizio (TFS) dei dipendenti pubblici. ( vedi fissazione udienza 1 e 2 )
I ricorsi, promossi e difesi dall’Avv. Pietro Frisani, capo dello Staff legale di Rimborso.eu, sono stati accolti dai TAR delle Marche e del Lazio, che hanno rimesso la questione alla Consulta per sospetta incostituzionalità della norma.
Perché la normativa sul TFS è sotto accusa
L’attuale disciplina prevede che il TFS venga pagato fino a 12, 24 o 36 mesi dopo la cessazione del servizio, senza riconoscere rivalutazione o interessi.
Con un’inflazione dell’8% nel 2023 e del 5% nel 2024, un lavoratore con un TFS lordo di 200.000 euro perde oltre 26.000 euro di potere d’acquisto.
La Corte Costituzionale aveva già censurato questo meccanismo con le sentenze n. 159/2019 e n. 130/2023, chiedendo al Parlamento di intervenire.
Ma il legislatore è rimasto inerte, lasciando in vigore una norma ritenuta ingiusta e irragionevole.
Il blocco dell’anticipazione INPS
Nel 2024 l’INPS ha aggravato la situazione: dopo aver introdotto la possibilità di chiedere un’anticipazione del TFS per gli iscritti alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali, ha prima bloccato le nuove domande (aprile 2024) e poi chiuso definitivamente la procedura (giugno 2024).
Un doppio colpo per i dipendenti pubblici, rimasti senza accesso immediato ai propri risparmi di fine carriera.
Cosa significa che la sentenza avrà effetto erga omnes
La decisione che la Corte Costituzionale pronuncerà dopo l’udienza del 10 febbraio 2026 avrà efficacia erga omnes, cioè varrà per tutti i lavoratori pubblici.
Tuttavia, c’è una differenza fondamentale tra chi agisce ora e chi aspetta:
- Chi agisce ora potrà usare la pendenza del giudizio come uno scudo contro eventuali probabili iniziative legislative che dovessero inficiare la pronuncia della Corte.
In sintesi: qualora la Corte Cost. dichiarasse l’illegittimità della norma e il legislatore dovesse emanare una nuova norma diversa ma comunque deteriore per l’ interesse del lavoratore ( Es: ridurre da 1 anno attuale a 8 mesi il termine di pagamento) questa nuova norma non potrà applicarsi a coloro i quali avranno un giudizio pendente prima della Corte Costituzionale.
- Chi presenta ricorso prima dell’ udienza potrà chiedere anche i rimborsi retroattivi, ottenendo rivalutazione e interessi sulle somme già liquidate in ritardo senza aver timore delle eventuali nuove iniziative legislative.
- Chi attende la sentenza senza attivarsi sarà inevitabilmente soggetto agli effetti delle possibili nuove norme successive
Agire adesso significa quindi difendere il proprio TFS in modo completo, ottenendo non solo giustizia ma anche il ristoro economico dovuto.
Le parole dell’Avv. Pietro Frisani
“Siamo pienamente soddisfatti che la Corte Costituzionale abbia fissato l’udienza per il 10 febbraio 2026 su due ricorsi promossi da Rimborso.eu.
È un passaggio fondamentale per ristabilire un principio di equità e giustizia atteso da anni.
Se la Consulta dichiarerà l’illegittimità della dilazione, chi ha già presentato ricorso potrà ottenere rivalutazione e interessi sulle somme trattenute in ritardo dallo Stato.”
Come aderire al ricorso TFS
Rimborso.eu ha attivato una tutela collettiva per tutti i dipendenti pubblici che intendano contestare la dilazione del pagamento del TFS.
È possibile aderire fino al 20 dicembre 2025, così da consentire il deposito del ricorso prima dell’udienza della Corte Costituzionale.
Per aderire:
Vai sul nostro sito ai seguenti link
https://www.rimborso.eu/rimborso-pubblico-impiego/tfs-risarcimento
https://www.rimborso.eu/rimborso-pubblico-impiego/tfs-subito
Scarica la diffida ( non è impegnativa ma è utilissima per interrompere la prescrizione e fare salvo il tuo diritto), compila il form e scarica gratuitamente ( e senza impegno) la documentazione per aderire! Sarai ricontattato dal nostro staff per avere tutte le informazioni in merito!
Perché aderire entro il 20 dicembre
- Per entrare nel giudizio già fissato davanti alla Corte Costituzionale.
- Per ottenere anche i rimborsi retroattivi in caso di sentenza favorevole.
- Per difendere i propri diritti economici su una questione che tocca migliaia di lavoratori pubblici.
Rimborso.eu Difendiamo i lavoratori pubblici, i pensionati e tutti i cittadini nei confronti della Pubblica Amministrazione.