Hai pagato rette RSA?
Ora puoi chiedere il rimborso, a determinate condizioni!
La Cassazione ti dà ragione: l’assistenza sanitaria – quando prevale la natura sanitaria del servizio e le
prestazioni di natura assistenziale sono strettamente e inscindibilmente correlate con il trattamento
sanitario stesso – è a carico del Servizio Sanitario, non tuo!!
Hai pagato rette RSA?
Ora puoi chiedere il rimborso, a determinate condizioni!
La Cassazione ti dà ragione: l’assistenza sanitaria – quando prevale la natura sanitaria del servizio e le prestazioni di natura assistenziale sono strettamente e inscindibilmente correlate con il trattamento sanitario stesso – è a carico del Servizio Sanitario, non tuo!!
Quando la retta della RSA non deve essere pagata:
la Cassazione chiarisce
La Corte di Cassazione, inserendosi in una giurisprudenza già orientata in tal senso, conferma che all’interno delle RSA sono forniti sia servizi socio-sanitari che cure ad alta integrazione sanitaria.
Nel caso analizzato, la Corte ha riconosciuto che la paziente era ospitata in un reparto specializzato per il trattamento dell’Alzheimer, dove venivano garantiti assistenza continua, trattamenti terapeutici specifici e monitoraggio costante delle condizioni cliniche.
La patologia da cui era affetta la paziente era di una gravità tale da far sì che il bisogno sanitario fosse del tutto prevalente rispetto a quello di natura assistenziale, e la Corte di Cassazione ha quindi stabilito che i relativi costi fossero a carico del Servizio Sanitario, e non della paziente o della sua famiglia.
Le cose che devi sapere
Cosa ha stabilito la Cassazione
Una recente ordinanza della Cassazione conferma che:
Se il bisogno prevalente dell’anziano ricoverato è di tipo sanitario (e non solo vitto e alloggio), la retta della RSA deve essere interamente coperta dal Servizio Sanitario Regionale.
Non importa che la struttura sia pubblica o privata convenzionata: il diritto alla salute viene prima.
Conseguenze pratiche:
- Quando prevale la natura sanitaria del servizio e le prestazioni di natura assistenziale sono strettamente e inscindibilmente correlate con il trattamento sanitario stesso, i familiari e gli anziani non devono più sostenere i costi delle rette sanitarie.
- È possibile recuperare gli importi pagati negli ultimi 10 anni.
- Anche chi ha già terminato il ricovero può agire per il rimborso purché entro i limiti di prescrizione.
Cure sanitarie in RSA: cosa prevede la legge
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 febbraio 2001 stabilisce che le cure ad elevata integrazione sanitaria sono di competenza del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Al contrario, per le prestazioni a prevalente contenuto assistenziale, può essere previsto un contributo economico da parte del paziente.
La giurisprudenza ha ribadito che, nei casi in cui le cure offerte all’interno della RSA abbiano una finalità prevalentemente sanitaria, il costo non può gravare sull’assistito.
Il paziente ha diritto alla copertura totale delle spese da parte del servizio pubblico.
Chi ha diritto al rimborso
- Anziani non autosufficienti ricoverati in RSA affetti da patologie degenerative che implicano cure mediche costanti
- Pazienti cronici o con disabilità grave
- Famiglie che hanno versato somme per l’assistenza sanitaria
Come funziona con Rimborso Sanità
In 3 semplici passi:
- Compila il form in pochi minuti.
- Carica la documentazione disponibile (ti aiutiamo a raccoglierla).
- Ottieni il rimborso: paghi solo se vinci.
La prescrizione
Ai sensi dell’art. 2946 c.c., la prescrizione del diritto al risarcimento del danno ha durata di 10 anni, decorrenti dal momento in cui il paziente viene a conoscenza dell’infezione con apposita diagnosi.
NB! Una differente prescrizione può riguardare gli eredi, a seconda del tipo di azione che intenderanno intraprendere.
Chi deve provare cosa
- Il paziente danneggiato deve limitarsi a provare l’esistenza del contratto (il rapporto che si instaura tra paziente e struttura ospedaliera pubblica o privata) e l’insorgenza o l’aggravamento della patologia (nesso di causalità)
- La struttura ha l’onere di dimostrare di aver agito nel pieno rispetto delle regole di diligenza e prudenza qualificata e proporzionata alla natura della prestazione, dovendo documentare di aver posto in essere e rispettato le più idonee ed efficaci misure.
Documentazione necessaria
Documenti utili per avviare la tua richiesta di rimborso
Cosa serve:
- Ricevute o bonifici di pagamento della retta RSA
- Cartella clinica o certificato di non autosufficienza
- Documentazione medica integrale
- Contratto di ricovero o convenzione RSA (se disponibile)
- Documento d’identità e codice fiscale del paziente e/o del richiedente
Non hai tutti i documenti? Nessun problema: possiamo aiutarti a recuperarli!
Perchè scegliere Rimborso Sanità
- Specializzati in diritto sanitario.
- Nessun anticipo di spese legali.
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- Aggiornamento trasparente sulla tua pratica.
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Beneficiario: Gestioni Crediti Pubblici srl
Banca: Banca Intesa
Causale: Pensionati AIRE
Su questa sezione ti verranno richiesti tutti i dati necessari per precompilare i documenti che servono per aderire al ricorso.
Scarica la documentazione che riceverai via email, già compilata in automatico con tutti i tuoi dati. Ricorda di verificarli e di firmare ogni modulo.
Una volta firmati i documenti ricevuti sulla tua email inviali in originale per posta a Gestione Crediti Pubblici, via Curtatone 2, 50123 Firenze.
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Domande Frequenti
Quanto tempo ci vuole?
Dipende dalla regione e dai tempi di risposta dell’ente sanitario, ma iniziare subito è fondamentale per non rischiare la prescrizione.
Quanto posso recuperare?
Puoi chiedere il rimborso integrale delle rette sanitarie pagate negli ultimi anni.
E se il ricorso viene respinto?
Non dovrai sostenere alcun costo legale: paghi solo in caso di successo.
Posso agire anche senza tutta la documentazione subito?
Si. ti aiuteremo noi a integrare i documenti mancanti.
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