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Agosto e’ passato! Dove eravamo rimasti?

Avete controllato il cedolino INPS di agosto? Avete ricevuto la nostra mail del 3 agosto? Avete visto il video? E infine: VI E’ CHIARO quanto Vi hanno effettivamente sottratto?

17/09/2015

In anteprima lo statino del mese di agosto: come sono stati calcolati i rimborsiAgosto è passato e con le temperature più miti possiamo portare avanti la riflessione su ciò che è successo alle vostre pensioni.

Ci preme innanzitutto ringraziare gli oltre mille pensionati che hanno entusiasticamente aderito alla nostra iniziativa a distanza di meno di 20 giorni dalla riapertura dei nostri uffici, gli oltre cinquemila iscritti al sito di rimborsopensioni.it e gli oltre 83.700 visitatori. Sono numeri che ci confermano che stiamo lavorando seriamente.

Forse ripeteremo alcuni concetti più volte espressi ma continua ad esserci molta informazione non corretta ed il nostro scopo principale è quello di far comprendere a ciascuno di voi la reale portata dei propri diritti per consentirvi una scelta consapevole ( che lo ripeteremo sino allo sfinimento non deve essere necessariamente quella di proporre ricorso con noi ma anche quella di farlo con chiunque altro o addirittura non farlo per nulla.)

Veniamo ai fatti.

Nel cedolino di agosto alcuni fortunati avranno notato un incremento in positivo dell’importo della pensione. Ad alcuni infatti è stato riconosciuto il famoso “bonus Renzi” che li ha portati a rallegrarsi ed a ritenere – erroneamente – di essere stati integralmente soddisfatti di quanto gli era dovuto.

E ciò principalmente a causa della volutamente lacunosa e superficiale comunicazione effettuata dall’ Inps ai pensionati.

Dal cedolino di agosto infatti è spiegato più o meno chiaramente quanto è stato corrisposto in più rispetto all’ ordinario rateo pensionistico. (per una analisi del cedolino vai alla ns news del 14 luglio 2015)

Ciò che invece non si vede e non è affatto spiegato è quanto è stato effettivamente sottratto al medesimo pensionato sulla base della decretata illegittimità del blocco della rivalutazioni da parte della Corte Costituzionale con la nota sentenza n. 70 /2015.

La mistificazione arriva al punto di scrivere sul cedolino che gli importi sono stati riconosciuti in “ applicazione sentenza 70/2015”. Nulla di più falso!!!!

La sentenza della Corte Costituzionale n. 70/2015 ha imposto allo Stato italiano di restituire l’intera rivalutazione della pensione secondo il meccanismo previsto dalla legge 388 del 2000, per cui scrivere che si riconosce quella determinata somma in applicazione della sentenza della Corte Costituzionale corrisponde a quanto di più lontano dalla effettiva realtà!!!!!

E’ vero invece che il Governo ha ritenuto di poter liberamente – ma molto molto liberamente – interpretare la sentenza della Corte stravolgendone completamente i contenuti e servendosi di un nuovo decreto legge di cui non avrebbe avuto bisogno se, come riportato dall’ Inps nel cedolino, si fosse limitato ad applicare la sentenza.

La stragrande maggioranza di voi si era convinta, causa la non corretta informazione giornalistica che tutti i pensionati e dico tutti avrebbero avuto il famoso bonus così come erano tutti convinti che l’importo sarebbe stato per tutti di € 700,00 circa.

Premesso che i 700 € erano a lordo della ritenuta fiscale e quindi sono magicamente diventati 490,00, dai primi di agosto siamo stati subissati di telefonate e di messaggi da parte di quella stragrande maggioranza che si sono visti accreditare somme di gran lunga inferiori a quanto si aspettavano.

E ciò perché in realtà il sistema creato dal c.d. “decreto Renzi” prevedeva degli scaglioni che diminuiscono proporzionalmente all’aumentare della pensione.

In sintesi (facendo riferimento a scaglioni di pensione lorda):

Il sistema degli scaglioni ha portato peraltro a delle evidentissime disparità di trattamento poichè quando dallo scaglione A di € 1.850,00 per il quale era previsto un importo lordo di € 812 si passa a quello B che inizia da € 1.900,00 viene riconosciuto un importo di 565,00. Ovvero una differenza di 247,00 a fronte di € 50 in più di pensione.

E’ evidente come il criterio della proporzionalità sia stato del tutto disatteso.

Consultando il nostro programma appositamente studiato per voi avrete certamente individuato quanto vi sarebbe spettato A TITOLO DI ARRETRATI.

Il maiuscolo è d’obbligo perché una cosa sono le somme dovute a titolo di arretrati, un’altra quelle dovute per il futuro.

Ed infatti ci preme ricordare che ciò che viene sottratto al pensionato non è soltanto gli arretrati per gli anni 2012 e 2013 ma, e direi soprattutto, viene eliminato il cosiddetto “EFFETTO TRASCINAMENTO” e cioè la possibilità che l’importo dovuto per la rivalutazione sia conteggiato per tutti gli anni della durata del trattamento pensionistico.

Ed è proprio questa l’ulteriore evidente contraddizione di questa legge che ne determina un vulnus insanabile con i principi costituzionali.

Se, come sostiene il Governo e l’INPS, le somme del c.d. Bonus sono state erogate in attuazione della sentenza della Corte Costituzionale, anche non discutendo sul quantum corrisposto, su dette somme erogate appunto a titolo di rivalutazione monetaria si sarebbe dovuto applicare il conseguente automatico effetto trascinamento.

In sostanza coloro i quali hanno percepito il Bonus se lo sarebbero dovuto vedere conteggiato e corrisposto in più per tutti gli anni a venire del proprio pensionistico.

COSI NON E’! Perchè dette somme sono state riconosciute una tantum e pertanto non potranno mai essere qualificate in applicazione della sentenza 70/2015!

Ecco perché continuiamo ad insistere sull’ informazione corretta.

  • NON E’ VERO che il bonus è stato per tutti di 700 €;
  • NON E’ VERO che il bonus è tutto quello che spetta a ciascun pensionato;
  • NON E’ VERO che il bonus è stato riconosciuto “in applicazione della sentenza C. Cost. 70/2015;
  • NON E’ VERO che con il bonus ti hanno restituito tutti gli arretrati;
  • E’ VERO invece che ai pensionati hanno sottratto l’ importo della rivalutazione per gli anni 2012 e 2013 e soprattutto la somma dei due importi moltiplicata per tutti gli anni di durata del proprio trattamento pensionistico.

Con cadenza regolare vi terremo aggiornati con le nostre NEWS.

Per riceverle iscriviti e fai iscrivere i tuoi amici e parenti al ns sito www.rimborsopensioni.it

Nelle prossime comunicazioni :

Quelli che hanno avuto BONUS zero

Il primo treno parte il 20 novembre.

Istruzioni per la corretta compilazione dei moduli

Anche gli eredi possono aderire ?

Cosa sono gli interessi e gli interessi anatocistici ? “Che c’azzeccano” con il ricorso pensioni?

Cosa sarebbe successo alla vostra pensione se aveste fatto ricorso prima della sentenza della Corte Costituzionale?

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