Caricamento...

La prescrizione matura, ma si può ancora fermare! Intanto un nuovo treno di ricorsi è in partenza…

Sappiamo già che questa comunicazione attirerà il solito coro di critiche di scettici e detrattori della nostra iniziativa che non hanno ancora capito o non vogliono capire l’importanza del problema che stiamo affrontando.

28/04/2017

Per noi è fondamentale informare i pensionati affinché agiscano per difendere i propri diritti lesi dai provvedimenti emessi prima dal Ministro Fornero e successivamente dal Ministro Poletti a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 70/2015.

Tali provvedimenti hanno infatti negato prima il diritto alla rivalutazione delle pensioni e successivamente agli arretrati riconosciuti dalla stessa sentenza n. 70/2015 della Corte Costituzionale.

Si tratta non solo di un danno economico ma anche esistenziale, in quanto viene pregiudicata la serenità e la tranquillità di ricevere un assegno pensionistico adeguato al costo della vita.

Vuoi sapere quanto ti è stato tolto e a quanti arretrati hai diritto? Inserisci il tuo importo lordo di pensione: https://www.rimborsopensioni.it/calcolo-rimborso-pensione/

Fatta questa piccola premessa sarà chiaro a coloro i quali sono nostri ricorrenti che questa comunicazione non riguarda loro. A tal proposito vi ricordiamo subito che, se avete provveduto ad inviarci la pratica ed avete ricevuto la nostra fattura contenente le credenziali per controllare l’andamento del vostro ricorso, continuerete a ricevere mail di aggiornamenti inerenti al ricorso ogni qual volta ci saranno novità.

Se non avete ancora visto il vostro ricorso depositato vi ricordiamo ancora una volta che ciò avverrà entro l’udienza della Corte Costituzionale. Infatti in questo anno e mezzo di attività RimborsoPensioni.it è arrivato anche in Corte Costituzionale!!!

Il nostro scopo è innanzitutto far dichiarare il D.L. 65/2015 INCOSTITUZIONALE ma anche permettervi di avere uno scudo protettivo rispetto ad eventuali provvedimenti legislativi che vadano ad inficiare una sentenza favorevole della Corte Costituzionale che riconosca l’illegittimità del bonus Poletti.

Chiariamoci ancora una volta le idee: chi fino ad ora non ha mai effettuato l’invio di una diffida alla sede legale INPS può ancora inviarla ma deve essere consapevole del fatto che (essendo la prescrizione quinquennale) il rateo di rivalutazione riferito a gennaio, febbraio e marzo ed aprile 2012 si è prescritto e pertanto, in caso di un esito vittorioso della nostra azione, l’intero cumulo di arretrati che dovranno essere liquidati al pensionato sarà decurtato di tale importo. Ben poca cosa in confronto a ciò che è stato indebitamente trattenuto dallo Stato fino ad oggi ( vedi la pagina Calcolo Rimborso Pensione ) considerando anche il potenziale “effetto trascinamento”.

Invia quindi la diffida il prima possibile tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Vedi tutte le istruzioni riportate nella pagina: Blocco Rivalutazione

Attenzione però!!! Inviare la raccomandata per interrompere la prescrizione non è ricorrere! 

Vuoi fare parte della schiera di 16mila pensionati che hanno deciso di ricorrere per ottenere giustizia? Vuoi smettere di essere ritenuto “un bancomat” per lo Stato? Affrettati!!!

Ti ricordiamo che il prossimo treno di ricorsi si concluderà il 31/05/2017, inviaci la tua adesione entro quella data! Scarica la modulistica necessaria per ricorrere dal seguente link: Blocco Rivalutazione

Vuoi restare aggiornato?

Resta sintonizzato sulla nostra iniziativa

Contattaci
Condividi questo articolo su:

Contattaci per sapere quanto ti spetta

La consulenza sulle nostre azioni è sempre gratuita!

Attivi dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00

Vuoi restare aggiornato?

Seguici sui nostri canali social

Inserisci i tuoi dati e indica la causa