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Perequazione: la CEDU respinge tutti i ricorsi

Ci è stato comunicato pochi giorni fa da parte della cancelleria della Corte EDU il rigetto anche del ricorso proposto da coloro i quali non avevano adito le previe vie interne.

23/11/2018

Come ricorderete lo staff legale di Rimborso Pensioni ha sempre sostenuto che in ragione degli effetti “erga omnes”  della sentenza della Corte Costituzionale fosse possibile ricorrere alla Corte EDU anche per coloro i quali non avevano previamente adito le vie interne.

Per questa tesi abbiamo ricevuto attacchi concentrici da svariati personaggi che, forse perché alla testa di qualche sindacato, si sentivano automaticamente anche esperti giuristi!
Ma siccome  l’ esperienza e la professionalità non ci mancano e neanche il coraggio di portare avanti le nostre tesi abbiamo perseverato.
Il tempo è, come noto, galantuomo e la decisione del giudice unico della Corte EDU quantunque negativa ci ha sul punto dato ragione.

La Corte EDU infatti anche in questo caso, come nel precedente, non ha respinto il ricorso per questioni procedurali ciò che avrebbe dovuto fare se avesse ritenuto la obbligatorietà del previo ricorso interno, ed ha deciso la questione nel merito (LEGGI IL DOCUMENTO) richiamando la nostra precedente sentenza emessa dalla Camera lo scorso luglio che ribadiamo è stata ad oggi l’ unica procedura che ha avuto il privilegio di essere decisa dalla Corte EDU in composizione collegiale formata da sette giudici.
Ci è stato poi per le vie brevi comunicato che TUTTI i ricorsi depositati anche da parte di altri legali italiani ed aventi ad oggetto la questione della rivalutazione delle pensione ovvero la contestazione della sentenza della Corte Cost. n 250 del 1/12/2017 SONO STATI TUTTI ANALOGAMENTE RESPINTI.

Ci hanno ulteriormente confermato che come a noi anche a TUTTI gli altri legali interessati è stata inviata la comunicazione di rigetto del ricorso.
Come sempre siamo i primi a comunicare anche le “brutte” notizie non essendo nel nostro stile tacere alcunché ai nostri assistiti.

Non ci risulta che altri studi legali, anche coloro i quali hanno dichiarato, con malcelata supponenza di  aver sostenuto tesi ben diverse dalle nostre ritenendo il loro ricorso suscettibile di accoglimento, abbiano ad oggi comunicato la ricezione della lettera di rigetto ai propri assistiti.  Siamo certi che lo faranno quanto prima altrimenti potrebbe legittimamente insinuarsi il dubbio che qualcuno custodisca la lettera nel cassetto continuando  a diffondere false speranze oltre ad accreditarsi un primato tanto infondato quanto inutile.

In ogni caso ricordiamo, a beneficio di coloro i quali volessero  avere conferma di quanto sopra, che è possibile scrivere personalmente  alla Cancelleria  della Corte EDU per chiedere notizie del  proprio ricorso. La Corte risponderà come sempre puntualmente.

Con questa comunicazione cala il sipario sulla questione perequazione una triste pagina del costante abuso del potere perpetrato da uno Stato di (non) diritto a danno dei propri amministrati.

Come abbiamo avuto occasione di ripetere più volte ci sono molti segnali che ci inducono a ritenere che di pensioni dovremo tornare ad occuparci quanto prima. Il salvadanaio dei nostri pensionati infatti suscita una irrefrenabile attrazione per i nostri avidi politicanti!!

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