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Stop al pagamento di maxi bollette di luce, gas e acqua: riduzione della prescrizione a 2 anni e diritto a rimborsi

Cari pensionati, in un momento di fake news che si rincorrono ( ultima in ordine di arrivo la notizia dei 35 euro addebitati su ciascuna utenza per sopperire agli ammanchi dei morosi) siamo felici di condividere con voi una buona e vera notizia: per una volta la prescrizione gioca a favore del cittadino!

02/03/2018

La legge di Bilancio 2018, all’art. 1, comma 4, impone alle compagnie di vendita e distribuzione dell’energia elettrica e del gas di fatturare i conguagli dei consumi fissando un periodo massimo di 2 anni. In altre parole, i consumi non conteggiati da oltre 2 anni finiranno prescritti. Una previsione importante considerato che, nei casi di fatturazione di conguagli e di rilevanti ritardi nella fatturazione, l’utente potrà eccepire la prescrizione (passata dunque da 5 a 2 anni) e pagare soltanto gli ultimi 24 mesi fatturati!
Vi è di più.

Il legislatore ha disciplinato, altresì, che in caso di bollette che operano conguagli riferiti a periodi maggiori di 2 anni, il cliente finale:

– può sospendere il pagamento purché abbia presentato, nelle forme previste, un reclamo riguardante il conguaglio e sia in corso un procedimento davanti l’Agcm (Autorità garante della concorrenza e del mercato) avente ad oggetto l’accertamento di violazioni del Codice del consumo;

– ha diritto a ricevere il rimborso dei pagamenti relativi ai medesimi conguagli eventualmente già effettuati qualora il suddetto procedimento si concluda con l’accertamento della violazione.

Alla luce dei lavori parlamentari che hanno raccolto ed elaborato le segnalazioni delle associazioni di consumatori e dell’Agcm, lo scopo della norma è quello di proteggere alcune categorie di soggetti, in particolare i consumatori domestici e le micro imprese, dal rischio di vedersi fatturati importi di entità molto superiori al consueto (cd. maxi bollette o maxi conguagli).

Le nuove norme si attuano subito per le bollette elettriche la cui scadenza è successiva al 1 marzo 2018. Mentre si potranno applicare alle fatture del gas solo tra un anno (purché abbiano scadenza successiva al primo gennaio 2019) e all’acqua tra due anni (con scadenza di pagamento dopo il primo gennaio 2020).

Sappiamo quanto queste novità siano importanti per molti di voi, troppe sono le occasioni in cui il cittadino si trova a lottare contro le grandi compagnie delle utenze oppure contro il fisco e la Pubblica Amministrazione, sentendosi impotente e non sostenuto in questa sua battaglia, ma con questa notizia tutti noi possiamo sentirci come Davide contro Golia.

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Lo Staff di RimborsoPensioni.it

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